La metatarsalgia (Metatarso + Algia ) è un disturbo del piede, caratterizzato da una sensazione dolorosa in corrispondenza delle ossa metatarsali (che nel loro insieme formano il cosiddetto avampiede). La metatarsalgia è uno stato doloroso che colpisce le teste dei metatarsi ed è provocata dalla compressione del nervo plantare digitale. Nelle fasi acute il dolore rende intollerabile la deambulazione e la funzionalità e la sensibilità di avampiede e dita è ridotta.

Questa condizione si verifica molto frequentemente, e può colpire sia uomini che donne, anche se è più comune riscontrarla tra il sesso femminile.

Plantare consigliato: Plantare ortopedico anatomico Metatarsalgia

Nella maggior parte dei casi la causa è una scorretta distribuzione del peso sul piede. L’eccessiva pressione che ne deriva scatena un’infiammazione in genere localizzata a livello del punto delle ossa del metatarso (la parte dello scheletro formata dalle ossa allungate del piede) che si congiunge con quelle delle dita.

Possono esserci comunque molteplici cause all’insorgenza di questa problematica. In primo luogo abbiamo delle cause biomeccaniche, probabilmente le più frequenti e sono legate ad un problema di sovraccarico sull’area metatarsale.

Ricordiamo che il peso di tutto il nostro corpo è normalmemte distribuito equamente sui piedi, che a oro volta distribuiscono il carico mediante un sistema di ossa su 3 aree:

  • Calcagno
  • base del 5° metatarso
  • base del 1° metatarso

Quando vi è un malfunzionamento di questa struttura ci si ritrova inevitabilmente di fronte ad uno squilibrio di carico su uno o più punti, e si determina la patologia algica. Ecco perchè le cause biomeccaniche sono le più frequenti.

Cosa può indurre questo malfunzionamento? Prevalentemente due motivi:

Trauma: qualsiasi trauma può a sua volta innescare una modificazione strutturale di una o più ossa determinando, un cambiamento dei rapporti articolari, creando di conseguenza stress a muscoli, tendini e legamenti.

Causa anatomica: può essere altresì presente un’anomalia congenita della lunghezza dei metatarsi, oppure un malposizionamento delle ossa con conseguente dolore proprio nell’area del sovraccarico.

Possono esserci anche cause meno frequenti, ma comunque sono da considerare. Si verificano quando subentrano patologie di natura reumatica come ad esempio l’artrite reumatoide.

Alcune Metatarsalgie possono essere scambiate (o comunque presentano dei sintomi molto simili) a patologie come il Neuroma di Morton, a polineuriti e disturbi circolatori come nel caso del diabete.

Come si presentano i sintomi?

La metatarsalgia è una patologia che può non presentare sintomi particolarmente dolorosi, ma nella maggior parte dei casi il sintomo principale è un dolore intenso all’avampiede, che può accentuarsi stando in piedi, camminando o correndo, quando si flette il piede o quando si cammina scalzi.

Altre volte il dolore colpisce l’area intorno al secondo, al terzo o al quarto dito e le dita possono intorpidirsi o pungere. In altre situazioni, invece, la sensazione che si prova è quella di avere un sasso nella scarpa.

Questi sono i sintomi che compaiono ormai a patologia conclamata.

Spesso succede che i sintomi dolorosi compaiono in maniera improvvisa (indossando ad esempio delle calzature nuove che limitano un corretto appoggio, come nel caso di scarpe con tacchi) e il dolore diventa subito insopportabile.

L’insorgenza improvvisa, invece, è più frequente tra coloro che decidono di cambiare radicalmente qualche loro abitudine quotidiana, per esempio passando da una vita sedentaria a un’attività sportiva intensa, con un eccesso di attività di carico come correre, saltare o camminare, oppure cominciando a indossare ogni giorno dei tipi di scarpe mai calzate in precedenza.

Va posta sempre attenzione quanco notiamo delle callosità, ovvero uno stato di ipercheratosi proprio in corrispondenza delle teste metatarsali. Sono una condizione molto frequente e spesso sono l’anticamera del dolore ai metatarsi.

Altri sintomi sono le patologie che possono predisporre ad una metatarsalgia, come il piede cavo o il piede piatto, che modificano l’appoggio del piede determinando uno squilibrio posturale

Spesso succede che i sintomi dolorosi compaiono in maniera improvvisa (indossando ad esempio delle calzature nuove che limitano un corretto appoggio, come nel caso di scarpe con tacchi) e il dolore diventa subito insopportabile.

L’insorgenza improvvisa, invece, è più frequente tra coloro che decidono di cambiare radicalmente qualche loro abitudine quotidiana, per esempio passando da una vita sedentaria a un’attività sportiva intensa, con un eccesso di attività di carico come correre, saltare o camminare, oppure cominciando a indossare ogni giorno dei tipi di scarpe mai calzate in precedenza.

Come fare diagnosi?

Generalmente dopo una valutazione iniziale da parte del Medico sarà necessaria una Lastra Rx, grazie alla quale sarà in grado di individuare eventuali fratture, malposizionamenti delle ossa, artrosi metatarso-falangea, e problematiche anatomiche dei metatarsi. Mediante la visita clinica incrociando i dati forniti dalla lastra si potrà offrire una valutazione e analisi delle patologie come piede piatto o piede cavo, disturbi al retropiede, e rotazioni anomale di ginocchia e anche.

Metatarsalgia cure e rimedi naturali

Come curare la metatarsalgia?

Quando si deve curare una patologia bisogna anzitutto trattare il sintomo che provoca dolore, ma allo stesso tempo è indispensabile individuare e agire sulle cause che determinano il sintomo.

Si può quindi ricorrere a vari rimedi, a seconda dell’intensità e grado della patologia, vediamone alcuni.

Rimedi “naturali”:

Questo è l’approccio di base che prevede anzitutto l’allontanamento della causa scatenante, andando a cercare di ridurre l’infiammazione

Eliminare le scarpe con tacco alto: portano il piede in una posizione non naturale con uno sbilanciamento del carico proprio nella zona anteriore del piede, provocando un sovraccarico eccessivo

Ghiaccio: in una prima fase può essere utile fare degli impacchi con ghiaccio per offrire un sollievo antinfiammatorio.

Creme lenitive: possono essere di aiuto e donare sollievo degli impacchi.

Fisioterapia

Risulta molto utile come trattamento mirato, volto ad alleggerire le strutture anatomiche del piede.

Localmente ci si si potrà avvalere degli Ultrasuoni con lo scopo di ottenere cavitazione locale e stimolare l’osso a rigenerarsi e diminuire l’infiammazione.

Può aiutare il laser ad alta Potenza che grazie alla sua capacità di penetrazione riesce a sfiammare e biostimolare le strutture infiammate.

In certi casi possono venire di aiuto trattamenti di Tecarterapia e di Ipertermia per facilitare ancora il processo di guarigione del piede colpito da questa infiammazione.

Tutte queste terapie devono essere intese come trattamento sul dolore, ma appena questo è diminuito sarà necessario agire sulla CAUSA della patologia.

Plantari ortopedici

Una soluzione consigliata proprio per agire sulla causa del dolore è quello di avvalersi dell’utilizzo di plantari ortopedici, atti a migliorare l’appoggio del piede, eliminando il sovraccarico nella zona metatarsale. Quando la postura ritorna ad essere quella ideale si evita che la patologia possa ripresentarsi.

L’utilizzo di plantari abbinato ai rimedi sopra citati risulta la soluzione ideale per risolvere la problematica.

A seconda della necessità si può optare per un plantare anatomico o preferire dei plantari ortopedici su misura, che vengono realizzati al termine di un’accurata visita posturale.

E se tutto questo non bastasse rimane la chirurgia, che dovrebbe essere considerata come l’ultima soluzione al problema quando le cause non sono di origine strutturale.

Si utilizzano tecniche chirurgiche percutane, che grazie all’utilizzo di piccoli accessi, riescono a ridurre al minimo il possibile danno alle strutture adiacenti, e riescono a ridurre il tempo di inattività.

Prodotto consigliato: Plantare ortopedico anatomico Metatarsalgia

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.