Pronazione o Supinazione: riconosci l’appoggio del piede

Pronazione o Supinazione? Sai riconoscere  l’appoggio dei tuoi piedi? Quando camminiamo o corriamo il piede assume dei movimenti naturali che sono definiti supinazione e pronazione; si tratta di movimenti naturali e opposti, che sono comunque necessari perchè il piede abbia una sua corretta funzionalità biomeccanica. Nel momento in cui questi movimenti diventano più accentuati si possono verificare una serie di squilibri posturali, con conseguenti fastidi e dolori sia ai piedi che alle ginocchia, alle anche e alla schiena.

Avere una giusta consapevolezza e conoscenza del naturale movimento del proprio piede è di fondamentale importanza anche per saper scegliere le scarpe più adatte da indossare, sia per la quotidianità che per l’attività sportiva.

Cerchiamo di capire nello specifico quale sia la differenza tra pronazione e supinazione.

Il termine “pronazione” sta ad indicare la rotazione verso l’interno del piede, che di norma avviene quando camminiamo o corriamo: in particolare, si verifica quando il bordo esterno del tallone colpisce il suolo (fase di appoggio) e il piede rotola verso l’interno tendendo ad appiattire l’arco plantare. 

Durante il normale movimento in camminata (o in corsa) il piede rotola naturalmente verso l’interno per circa il 15 %, e questo movimento naturale permette al piede di assorbire l’urto e mantenere le caviglie e le gambe allineate; in questo caso di tratta di pronazione fisiologica normale, o neutra.

Nel momento in cui questa rotazione verso l’interno diventa eccessiva allora si parla di pronazione eccessiva, ovvero quando l’arco del piede si appiattisce più del dovuto e così di conseguenza, allunga i muscoli, i tendini e i legamenti sotto il piede. Con il corretto funzionamento del piede, quest’ultimo dovrebbe rotolare in avanti dal tallone alla punta, con una pronazione quasi del tutto neutra, ovvero conservando l’arcata plantare.

La pronazione eccessiva, definita anche iperpronazione (comunemente attribuita al “piede piatto“) si verifica quando il piede continua a rotolare dopo il contatto con il terreno invece di cominciare subito la fase di spinta. Questo meccanismo causa nel tempo una tensione eccessiva al piede e al ginocchio causando dolore, e compromettendo la corretta postura.

La supinazione è il movimento opposto della pronazione e si riferisce quindi alla rotazione verso l’esterno (anziché l’interno) del piede durante il normale movimento. Il piede in questo caso “supina” durante la fase di stacco (fase di spinta) ovvero quando il tallone si solleva per la prima volta da terra. 

La supinazione eccessiva, definita anche ipersupinazione (comunemente attribuita al “piede cavo“), causa una rotazione insufficiente del piede dopo l’impatto sul terreno. Le persone che hanno una iper supinazione del piede tendono a subire più torsioni e lesioni alla caviglia perché è più facile per le caviglie rotolare verso l’esterno mentre camminano e corrano. Anche in questo caso, perdendo il naturale movimento del piede, si è più soggetti ad infiammazioni e dolori al tallone (tallonite e fascite plantare), dolore alla schiena e all’anca e stress sul ginocchio.

Come risolvere?

Come tutte le patologie anche quelle che colpiscono il piede non devono essere trascurate o curate adeguatamente, perché possono causare, a lungo andare, infiammazioni e fratture delle articolazioni. Alcuni classici esempi sono disturbi come tallonite, fascite plantare, tendinite, spina calcaneare, metatarsalgia.

Per determinare se si soffre di iperpronazione o ipersupinazione la scelta migliore è rivolgersi ad uno specialista che potrà effettuare una valutazione posturale, ottenendo quindi i parametri per poter intervenire nella correzione del movimento del piede. Il trattamento senza dubbio più efficace è l’utilizzo di un plantare ortopedico su misura.

In caso si tratta di una forma leggera di pronazione o supinazione, o in fase preventiva può essere sufficiente anche l’utilizzo di una soletta ortopedica anatomica per pronazione o supinazione, che consente al piede di ottenere un bilanciamento corretto, evitando quindi che il movimento naturale di pronazione o supinazione possa diventare eccessivo, causando poi future problematiche.

Già dopo poco tempo di utilizzo di una soletta specifica i dolori e i fastidi causati dal movimento sbagliato vanno ad attenuarsi, man mano che i piedi ritrovano un allineamento corretto. 

In abbinamento all’utilizzo dei plantari è buona abitudine fare stretching. Esercizi mirati e allungamenti possono coadiuvare alla risoluzione dei problemi causati da un’eccessiva pronazione e supinazione. Lo stretching aiuta ad alleviare alcune tensioni nei piedi e nei muscoli del polpaccio.

Quindi se hai dei dolori o fastidi ai piedi e alle ginocchia è importante capire se questi derivano realmente da pronazione o supinazione.

Un metodo molto semplice per aver una prima idea del proprio appoggio è rappresentato da un test che puoi fare tranquillamente a casa. Ovviamente non deve essere una diagnosi, ma solo un modo per approfondire l’argomento, avendo poi la premura di consultare uno specialista.

Come farę il test?

Test 1: Osserva le scarpe

Il metodo più semplice per capire che tipo di appoggio hai in camminata o in corsa è guardare le tue scarpe. Abbiamo già detto che i pronatori appoggiano sulla parte interna mentre i supinatori, al contrario, spostano il peso sulla parte esterna. controlla le tue scarpe e guarda quale zona è più usurata! 

Test 2: Fletti le gambe

Devi metterti a piedi nudi con le gambe leggermente separate e flettere un paio di volte. Mentre fletti le gambe, guarda che movimento fanno le ginocchia. Se tendono a unirsi, vuol dire che nella camminata/corsa il tuo piede tenderà ad appoggiare verso l’interno, allora sei soggetto ad un appoggio pronatore. Al contrario, se sei soggetto ad un appoggio supinatore, i tuoi piedi tenderanno ad appoggiare verso l’esterno.

Test 3: Occhio all’impronta del tuo piede

Un altro test molto efficace per capire se sei pronatore o supinatore consiste nel bagnare i piedi con acqua e camminare su un pezzo di carta o di cartone. Una volta che l’avrai fatto, vedrai la tua impronta sulla carta.

Se l’impronta che appare è del piede intero, sicuramente sei un pronatore (generalmente con conformazione di piede piatto). Se, al contrario, dall’impronta appare solo il tallone in modo evidente, allora significa che sei un supinatore (piede cavo).

Lo sapevi che meno del 10% della popolazione mondiale ha un piede supinatore. La maggior parte delle persone inaftti sono pronatori (circa 50%) ma esiste anche un alto numero di persone con appoggio neutro (circa 40%). 

E tu a quale gruppo appartieni? 🙂

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