Tacchi alti? Ecco i problemi che possono causare

I tacchi alti ed i problemi che derivano dal loro utilizzo possono sfociare in numerosi disagi e fastidi.

Questo tipo di scarpa è sicuramente tra le più richieste, un gran numero di donne non può farne a meno, infatti il guardaroba femminile comprende numerosi modelli di ogni genere, adatti ad ogni tipo di occasione.

Per questo moltissime donne utilizzano sempre più spesso calzature con tacchi, poiché talvolta sono anche fortemente richieste in ambito lavorativo. E poi come fare a rinunciare ad un elegante paio di décolleté per una serata speciale?

Ecco dunque che una donna può ritrovarsi ad indossare i tacchi alti per molte ore durante l’arco di una giornata. Questo il motivo per cui tacchi alti e problemi diventano due elementi fortemente connessi fra loro. Sicuramente i tacchi alti hanno dei pregi, come quello di slanciare il proprio aspetto, nonché dare un tocco di raffinatezza e sensualità. Ma non bisogna sottovalutare che un uso eccessivo può comportare veri e propri effetti collaterali e talvolta conseguenze anche piuttosto gravi. Tutti gli esperti di posturologia concordano sulle conseguenze posturali che l’utilizzo frequente di queste scarpe comporta, anche se spiegano che si tratta di un fattore soggettivo, poiché dipende innanzitutto dal buon senso, dal tipo di calzatura e dalla frequenza con cui vengono utilizzate

Quindi come comportarsi?

Secondo gli esperti i tacchi dovrebbero essere utilizzati il minimo possibile, in quanto appunto risultano dannosi ad un corretto appoggio plantare, allo schema del passo e alla postura.

Tre centimetri di tacco bastano a trasferire il peso dal tallone all’avampiede del 22%. Sei centimetri incrementano il peso sui metatarsi del 57% e nove centimetri fanno scaricare il 76 % del peso corporeo sulla punta del piede, alleggerendo il tallone così sollevato da terra.

Quali sono gli effetti sul piede?

Esistono diversi effetti collaterali dovuti all’utilizzo di scarpe con tacco alto, che possono trasformarsi in patologie dolorose, vediamo di quali si tratta

  1. Calli è duroni
  2. Borsiti
  3. Dita a martello
  4. Alluce Valgo
  5. Metatarsalgia
  6. Neuroma di Morton
  7. Tendineo d’Achille
  8. Accorciamento muscoli del polpaccio
  9. Distorsioni alla caviglia

La metatarsalgia è il primo effetto scatenato dalle scarpe con tacco alto, specie se la punta della calzatura è stretta.

Un’altra frequente infiammazione che colpisce l’avampiede e strettamente collegata alla metatarsalgia è il Neuroma di Morton. I sintomi tipici sono: dolore, bruciore e la sensazione di un sassolino o di un chiodo nella scarpa che insiste sotto il punto dolente. Tanto che chi ne è colpito a è costretto a fermarsi per togliere la calzatura e massaggiare il piede.

Inoltre il peso che grava sulle dita accelera la predisposizione individuale a sviluppare l’alluce valgo e la deformazione delle dita comunemente definite “a martello”

Insomma, se proprio si deve scegliere, per camminare è meglio indossare scarpe con tacchi più bassi possibili. La nostra natura ci ha predisposto a camminare a piedi nudi, non vi è una motivazione medica per la quale indossare i tacchi.

Se l’uso dei tacchi alti è quotidiano e per molte ore al giorno nel tempo si produce una altro temibile effetto: il tendine di Achille e i muscoli del polpaccio si accorciano. Con il tallone sollevato il piede è bloccato in posizione di equinismo e non ha la possibilità di articolare la caviglia alternando flessione ed estensione. Inoltre i danni da tacchi alti possono provocare anche una distorsione alla caviglia. Più il tacco è alto e il tallone lontano da terra e quindi l’appoggio è ridotto (come nel caso di tacchi a spillo), più è alta la possibilità di distorsioni della caviglia.

E allora, quali scarpe scegliere?

Permettere al piede di adattarsi correttamente ad una scarpa è difficile, per questo è importante scegliere le scarpe adatte a noi, perché come abbiamo visto la scarpa è un elemento che ha un’influenza importante nel controllo della postura e, quindi, della nostra salute.

Si sconsigliano scarpe con suola morbida e raccomandata una calzatura che permetta di estrarre la soletta commerciale presente, prediligendo invece l’inserimento di un plantare specifico; la scarpa inoltre deve avere necessariamente la forma corrispondente a quella del proprio piede, appoggiato sopra la scarpa e con l’alluce allineato correttamente, da sottolineare che nella maggior parte dei casi l’insorgenza di alluce valgo dipende proprio dall’uso di calzature non corrette).

Le scarpe devono essere piatte in senso trasversale, senza rialzi: ammessi 2-3 cm di tacco. Infine è sempre consigliabile acquistare le calzature nel pomeriggio, quando il piede ha il giusto volume, la sera i piedi risultano infatti più gonfi e al mattino troppo asciutti per la posizione orizzontale della notte appena trascorsa.

Importante controllare anche l’usura delle scarpe, specialmente quando hanno preso la deformità del piede, è meglio cambiarle anche se secondo noi sono comunque comode.

SUGGERIMENTI

Ecco alcune raccomandazioni per le cose da considerare se indosserai ancora i tacchi alti. Prendere in considerazione quanto segue può ridurre drasticamente l’effetto negativo di indossare i tacchi alti

Queste informazioni hanno lo scopo di fornire consigli, e non di sostituire, un parere di tipo medico.

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